L avarsi le mani con acqua e sapone o con una soluzione idroalcolica è ormai diventato un gesto di routine da ripetere più volte al giorno. Abbiamo imparato a non stringersi più la mano quando si incontra qualcuno, a premere i pulsanti del cancello di casa e dell’ascensore con il gomito o con un fazzolettino pulito e a sterilizzare ogni oggetto di uso quotidiano, dal telefono agli occhiali. Con la pandemia da Covid-19 abbiamo cambiato alcune abitudini che possono diffondere ulteriormente il contagio e imparato a mantenerle anche a fine emergenza. Sono moltissimi i virus e i batteri che possono essere limitati con una buona igiene delle mani ed evitare molte malattie infettive, dalle più frequenti come l’influenza e il raffreddore al Covid-19. Leggi anche › Effetto Covid: è boom di disinfettanti per mani, ora prodotti di bellezza › Psoriasi: come si manifesta e come funzionano i nuovi farmaci biologici Igienizzanti mani: 7 consigli per scegliere quello giusto guarda le foto
La giornata mondiale dedicata all’igiene delle mani è stata istituita nel 2005 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e ricorda l’importanza di un gesto essenziale per la prevenzione di infezioni trasmissibili soprattutto in ambiente ospedaliero. Per promuovere la pratica di una corretta igiene delle mani, l’OMS ha lanciato globalmente la campagna “Clean care is safer care”, istituendo, nel 2009, la Giornata Mondiale “Who’s Save Lives: Clean Your Hands global annual initiative”. Il tema scelto per la campagna del 2022 è: “A health care ‘quality and safety climate or culture’ that values hand hygiene and infection prevention and control’ e lo slogan lanciato è ‘Unite for safety: clean your hands’”.
L’assistenza sanitaria pulita è considerata dall’OMS tra le sfide determinanti per la salute della comunità globale nei prossimi 10 anni. Secondo l’Istituto Superiore di Sanità le ICA (infezioni correlate all’assistenza) sono un problema che in Italia colpisce il 5-8% dei pazienti ricoverati, in particolare il 33% in terapia intensiva contrae un’infezione nosocomiale.
L’igiene delle strutture ospedaliere e di lungodegenza ha mostrato molteplici lacune dall’avvento della pandemia : «Purtroppo l’Italia è tra i Paesi in Europa con il tasso più elevato di infezioni legate all’assistenza» – afferma Pierluigi Lopalco, professore ordinario di Igiene presso l’Università di Pisa – «e il più alto in assoluto di antibioticoresistenza». L’impiego continuo degli antibiotici favorisce lo sviluppo e la diffusione di ceppi patogeni resistenti ai farmaci.
In occasione della Giornata Mondiale dell’Igiene delle Mani, la Società Italiana d’Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI) ricorda che è in corso la “Sfida creativa sull’igiene delle mani”, rivolta agli studenti dei Corsi di Studio in Medicina e Chirurgia e delle professioni sanitarie e alle Scuole di Specializzazione in “Igiene e Medicina Preventiva”. L’edizione 2022, in particolare, può anche essere l’occasione per produrre risorse o strumenti da utilizzare per una campagna di sensibilizzazione degli operatori sanitari affinché evitino l’utilizzo di ornamenti personali e unghie non conformi, come raccomandato dall’OMS, per una cura e assistenza di qualità a vantaggio della salute di tutti i cittadini.
All’edizione 2022 hanno aderito 10 sedi universitarie, che proclameranno i vincitori a livello locale nei prossimi mesi. Gli stessi verranno automaticamente iscritti alla competizione nazionale. Il migliore elaborato, scelto da una giuria che applicherà criteri di valutazione relativi a correttezza dei contenuti, originalità e impatto sui destinatari e potenziale utilizzabilità, sarà premiato in occasione del 55° Congresso Nazionale della Società Italiana d’Igiene che si terrà a Padova dal 28 Settembre al 1° Ottobre 2022.
Per tutti, cittadini e operatori sanitari, un modo particolarmente efficace per fermare la diffusione di virus e batteri è anche uno dei più semplici: igienizzarsi le mani seguendo le indicazioni fornite dalle istituzioni di Sanità Pubblica. I momenti particolarmente importanti in cui è fortemente raccomandato lavarsi le mani sono:
«In ambito sanitario, le ICA (Infezioni Correlate all’Assistenza) rappresentano l’evento avverso più diffuso nell’ambito dell’assistenza sanitaria», spiega la Professoressa Martina Barchitta, referente Gruppo di Lavoro GISIO della Società Italiana d’Igiene e Professore Associato ‘Igiene generale ed applicata’ presso l’Università degli Studi di Catania. «Evento che non è più limitato all’ambito ospedaliero ma diffuso in tutte le situazioni in cui si presta assistenza sanitaria. Ancora più importante in un contesto attuale più problematico dai crescenti profili di multiresistenza agli antibiotici dei microrganismi che causano tali infezioni, nonché per l’emergenza Covid-19.
Una gran parte delle ICA, inoltre, sono prevenibili tramite un’appropriata igiene delle mani, effettuata nei momenti e nei modi giusti. Gli studenti, con la sfida proposta dal Gruppo di Lavoro GISIO, sono stati invitati a lavorare singolarmente, o in gruppo, per produrre manifesti, locandine, video e progetti per la promozione negli operatori sanitari di tutte le buone pratiche legate ad una corretta adesione all’igiene delle mani da diffondere attraverso siti istituzionali o affissioni negli Atenei e nelle Aziende Ospedaliere che vorranno utilizzarle».
Nato nel 1818, il dottor Ignaz Fülöp Semmelweis iniziò la sua carriera di medico con il tirocinio come capo degli specializzandi di una famosa clinica ostetrica di Vienna. Ma fu solo circa 30 anni dopo che il suo nome divenne noto. Nel 1847 fu lui a scoprire che la febbre puerperale, che a quel tempo causava il decesso di molte donne che partorivano in ospedale, era dovuta alla stessa infezione che uccideva i medici chirurghi che si tagliavano durante le autopsie o interventi su pazienti infetti. Attraverso studi e comparazioni, Semmelweis capì che le mani sporche o non pulite adeguatamente potevano favorire l’infezione.
Contro il rischio di contagio e quindi di decessi, il dottor Ignaz Fülöp Semmelweis indicò come utile una soluzione di cloro per disinfettare le mani di studenti e professori: grazie alla sua scoperta, in un anno le morti furono ridotte del 90%. Ricevi news e aggiornamenti sulle ultime tendenze beauty direttamente nella tua posta Iscriviti alla newsletter
La Salute è nelle tue mani: è questo il titolo dell’evento in programma il 5 maggio a Napoli, Bari e Milano, organizzato da “Fülop ” nell’ambito della giornata mondiale dell’igiene delle mani sancita dall’Oms. il progetto “Fülop” prende il nome da Ignaz Fülöp Semmelweis. Il 5 maggio dunque a Milano, presso l’Istituto nazionale Tumori, a Napoli, in Piazza Largo Berlinguer, e a Bari, nei gazebo che saranno allestititi sul lungomare, saranno distribuite brochure educazionali sull’importanza dell’igiene delle mani, boccettine omanel ggio di igienizzante e istruzioni sul corretto lavaggio delle mani. Per altre INFO: numero verde 800.59.20.68 e il sito web fulop.it.
Un viaggio virtuale nella storia della medicina che coinvolgerà studenti da tutta Italia. Il MUSME di Padova apre virtualmente le porte e lo fa grazie alla tecnologia e al web.
“Pillole d’igiene: da Ippocrate a Semmelweis. Un viaggio nella Storia della Medicina” è un percorso guidato, completamente gratuito, che racconta lo sviluppo dell’igiene e la lotta a virus e batteri attraverso la scienza applicata alla medicina.
Il progetto ha come scopo quello di catturare l’attenzione dei più giovani che potranno collegarsi e fare un viaggio coinvolgente e multimediale semplicemente collegandosi a internet da scuola o da casa: un modo nuovo di fare cultura grazie a soluzioni interattive e quiz.
Il MUSME è un Museo di nuova generazione che racconta lo straordinario percorso della Medicina da disciplina antica a scienza moderna. In equilibrio tra passato e futuro, il MUSME rivoluziona il concetto stesso di “museo scientifico”, coniugando storia e tecnologia. Non è infatti un museo nel senso tradizionale del termine, poiché all’esposizione di oggetti dal grande valore storico associa l’uso di tecnologie d’avanguardia che spaziano dalla realtà aumentata, ai touchscreen e alle simulazioni in 3D.
Il progetto è stato reso possibile grazie a Tigotà. «Da anni, grazie al prezioso lavoro dei formatori, Tigotà Educational entra nelle scuole per cercare di trasmettere ai più piccoli valori e cultura – spiega Stefania Casonato, AD di Tigotà – grazie alla tecnologia possiamo portare in gita al Museo anche i ragazzi e le ragazze geograficamente più lontani».