È una buona fonte di proteine, carboidrati e lipidi. Costa fino al 30 epr cento in meno del latte normale. Meglio farlo bollire prima di consumarlo
Conoscete i benefici del latte crudo alla spina? Sono tanti. Innanzitutto è naturale, appena munto, senza trattamenti termici. In secondo luogo arriva da allevamenti controllati dal Servizio sanitario nazionale e da mucche particolarmente curate: ogni animale produce, in media, 25 litri al giorno, molto meno della produzione delle mucche prevista per i prodotti industriali.
Terzo vantaggio: essendo a chilometro zero, non c’è l’inquinamento derivante dal trasporto (generalmente camion) e non ci sono confezioni in tetrapak e plastica. Tutto naturale. In bottiglie di vetro, come si faceva un tempo. Ancora: il latte crudo alla spina costa meno, circa il 30 per cento, dura dai 2 ai 4 giorni. E in ogni caso è preferibile sempre bollirlo prima di consumarlo. Di solito, viene raccolto in modo diretto dagli allevatori, portato a una temperatura standard, attraverso impianti di raffreddamento, e consegnato ai punti vendita alla spina.
Per trovare il punto di acquisto di latte crudo alla spina, a chilometro zero, più vicino alla tua abitazione, basta andare su Milkmaps. Qui sono registrati 1.028 distributori automatici di latte crudo alla spina, presenti in 88 province italiane: in questi punti vendita, oltre al latte è possibile acquistare formaggi freschi e yogurt.
Infine, quando fate un acquisto di questo genere avete anche favorito gli allevatori che non dovranno pagare la quota (attorno al 40 per cento) che perdono per i vari passaggi fino alla distribuzione. Alcune aziende sono attrezzate anche per la consegna del latte crudo alla spina (in bottiglie di vetro, dunque senza imballaggi) a domicilio, come nel caso del marchio romano Biola che ogni anno vende 50mila litri di latte freschissimo e naturale.
Sul sito E-Commerce di Biola (www.biolashop.it) è possibile ordinare e acquistare online il latte crudo alla spina.
Ricordate sempre di bollire il latte crudo prima di consumarlo – come ha indicato in una nota anche il Ministero della Salute italiano – per eliminare gli agenti patogeni che eventualmente possono essere presenti nel prodotto ed evitare che eventuali pericoli microbiologici si trasformino in rischi reali per la salute.