Come ridurre la plastica in famiglia - Nostrofiglio.it

2022-07-23 04:24:16 By : Mr. Helly Yuan

di Giulia Foschi - 04.08.2020 - Scrivici

L'utilizzo sempre più diffuso e capillare della plastica sta contribuendo in maniera devastante all'inquinamento del Pianeta. Nella quotidianità le plastiche sono presenti ovunque, in diverse forme, nei vestiti che indossiamo, nelle confezioni, negli imballaggi, nei rivestimenti delle padelle. In natura si degradano molto lentamente e spesso, prima che ciò accada, vengono ingerite dagli animali, con conseguenze letali. La buona notizia è che ridurre la plastica è possibile, come spiega Sophie Noucher nel suo libro "Bye bye plastica" (Il punto d'incontro edizioni): un passo dopo l'altro, in ogni ambito della vita quotidiana, si possono fare scelte diverse.

Ammettiamolo: il carrello della spesa trasborda di plastiche. Per evitare di rincasare con mucchi di imballaggi, ci sono alcuni semplici accorgimenti: bandite gli alimenti superimballati in maniera a volte ingiustificata, ad esempio la noce di cocco avvolta nella pellicola, escludete tutti i pacchetti che contengono a loro volta confezioni monoporzione (come le merendine) ed evitate carne e formaggi in vassoio, pellicola e confezioni plastificate. Puntate tutto sullo sfuso: frutta secca, cereali o stuzzichini per aperitivi, pasta e riso, tè e caffè e persino olio, aceto o sciroppi per la merenda; si possono anche trovare scarti di sapone di Marsiglia, per chi vuole farsi da sé il detersivo da bucato.

I sacchetti di plastica sono tra i principali responsabili dell'inquinamento: riutilizzateli al massimo per altre commissioni e alla fine per la pattumiera, e fate la stessa cosa con le scatole di plastica (per gli acquisti in salumeria o latteria). Investite in ceste di vimini, borse di stoffa o anche cassette della frutta, e dal negoziante al dettaglio accettate solo la carta (o, se questa è rivestita di pellicola plastica, portate la vostra scatola di vetro).

Uno degli oggetti più diffusi in tutte le cucine sono le bottiglie di plastica: è importante sapere che le microparticelle migrano dalla bottiglia al liquido, specialmente se la bottiglia è esposta al calore e viene riutilizzata. Quindi, meglio equipaggiarsi con articoli da campeggio, come le borracce di acciaio inossidabile da riempire con acqua di rubinetto. Sostituite gradualmente padelle, stampi e pentole antiaderenti in teflon con altri rivestiti di ceramica o acciaio inox: il teflon, infatti, non deve essere usato troppo a lungo, specialmente se è graffiato. Limitate l'uso della pellicola alimentare, riponendo i resti di cibo in contenitori di vetro o ceramica, oppure scegliete i nuovi imballaggi in cera d'api disponibili in commercio. Infine, ritrovate il piacere di cucinare investendo in una yogurtiera, una piastra per crespelle o uno stampo per dolci.

Avete mai provato a leggere le composizioni dei cosmetici? Sono incomprensibili. Potete usare l'app Yuka per informarvi, soprattutto sugli additivi dannosi. Se non volete che la vostra pelle li assorba, il modo più semplice è comprare biologico. Inoltre, evitate i cosmetici fluidi, preferendo i "panetti" di sapone e lo shampoo solido. Dite addio agli assorbenti e scegliete la coppetta mestruale: è anch'essa di plastica, certo, ma almeno si riutilizza. Fate a meno delle salviette umidificate usa e getta e, per i bambini, acquistate pannolini ecologici.

Molti prodotti per la pulizia della casa inquinano l'aria interna delle abitazioni: evitate i prodotti aggressivi e di vario tipo (non c'è bisogno di un flacone per il lavello, un altro per il lavandino e la vasca, un altro ancora per il pavimento e uno per il wc) scegliendo al loro posto sapone nero, bicarbonato e aceto bianco, prodotti con cui potete pulire di tutto.

Per la lavastoviglie, acquistate tavolette 3 in 1 (lavaggio, risciacquo e sale rigenerante), avvolte in una pellicola che si scioglie nell'acqua e riposte in scatole di cartone, per la lavatrice il detersivo in polvere nelle scatole di cartone (le eco-ricariche sono vendute nella plastica) ed eliminate l'ammorbidente: non è indispensabile.

Un armadio senza plastica contiene grucce di legno che sorreggono materiali naturali come cotone, lino, lana, fibre innovative (bambù, canapa, Tencel ecc.). Si è vero, spesso i vestiti in materiali naturali sono più cari: andate in giro per mercatini e imparate a lavorare a maglia, un ottimo antistress!

Il PVC è una plastica utilizzata nella produzione di giocattoli. Alcuni elementi potenzialmente dannosi sono stati vietati; quelli ancora utilizzati non sono stati studiati tutti a fondo, e i più piccoli masticano: bandite qualunque giocattolo di plastica che cambia colore o si ammorbidisce a contatto con saliva o calore, soprattutto quelli che "odorano" di prodotti chimici.

Scegliete nei limiti del possibile articoli di tessuto o di legno: in tessuto troviamo tutti i tipi di peluche e orsacchiotti, ma anche libri, da scegliere in fibre naturali, ovviamente, cosicché il bimbo non inghiotta fibre sintetiche derivate dal petrolio.

In casa privilegiate materiali isolanti naturali (canapa, lana ecc.), informandovi sugli additivi, pavimenti in legno naturale o mattonelle (la moquette può anch'essa contenere elementi derivati dalla plastica), infissi di alluminio o legno.

Areate ogni giorno la casa, e passate regolarmente l'aspirapolvere per eliminare possibili residui dannosi.

Per decorare, acquistate solo le pitture prodotte con acqua e polveri naturali (gesso, argilla, calce ecc.): non contengono plastificanti sintetici né conservanti derivati dal petrolio.

In giardino il mobilio è spesso di plastica, nella fattispecie PVC. Se non siete molto portati per l'antiquariato, i mobili da giardino sono il punto di partenza ideale: un tavolo e sedie di ferro battuto sono sempre più belli di un set di plastica bianca, e un vecchio annaffiatoio di ferro è molto più affascinante accanto a un'aiuola rispetto alla sua controparte di plastica verdastra.

Per i giochi, scegliete scivoli e altalene di legno e casette in tessuto (oppure un vecchio lenzuolo posto su cinque rami, i bambini ne andranno matti!).

Ovviamente in ufficio nessun dipendente ha il controllo dell'organizzazione, ma è possibile cambiare qualcosa parlando con i rappresentanti del personale o iniziando a modificare le proprie abitudini: per esempio, portatevi una tazza da casa anziché usare ogni giorno bicchieri di plastica.

Proponete un erogatore d'acqua allacciato alla rete idrica: ne esistono per acqua naturale e gassata, versione minibar o su colonna, con acqua calda o fredda. Le macchinette del caffè sono pozzi senza fondo di plastica: esistono macchine per espresso di acciaio e alluminio, oppure utilizzate la cara vecchia moka se disponete di fornelli. Infine, per il vostro spazio, scegliete mobilio di legno o di cartone: è di design, pulito ed economico.

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