Rilassarsi a diretto contatto con la natura nei laboratori del Parco di Levico Terme - La voce del Trentino

2022-09-03 03:21:57 By : Ms. Jane Yin

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Balconi fioriti alternativi, piante perenni e da interno, cura delle rose e 15 minuti di bellezza sono solo alcuni degli argomenti proposti all’interno di una rinnovata edizione di laboratori per adulti, organizzati nel corso dell’estate presso la serra del Parco delle Terme di Levico secondo il calendario “Vivere il parco 2022”.

Consigli e suggerimenti a cura del tecnico superiore del verde Michele Grieco, diplomato all’Istituto San Michele all’Adige e specializzato con un corso di progettazione urbana.

Primo appuntamento con Il balcone fiorito alternativo, alcune nozioni teoriche e pratiche, al termine ciascun corsista ha creato una composizione per balcone abbinando piante non usuali o perenni (con minori esigenze idriche e di concimazione).

E’ possibile progettare un balcone con piante amiche delle api, scegliendo varietà che fioriscono da marzo a ottobre, come nasturzio, verbena, lobelia, lantana e bocche di leone. Oppure scegliendo le erbe aromatiche di salvia, rosmarino, timo e menta piperita.

In base agli spazi disponibili e al volume dei vasi ci si può orientare verso le seguenti verdure da balcone facili da coltivare: peperone, melanzana, pomodoro, zucchina, insalata, basilico, rucola e peperoncino.

Altra idea è quella di mescolare fiori, verdure e piante aromatiche, considerando le loro esigenze. La consociazione di più specie rende maggiormente stabile e resistente il “sistema balcone”, mentre se abbiamo piante con le stesse caratteristiche aumenterà la possibilità che queste si ammalino tutte assieme o che deperiscano.

Il consiglio del tecnico del parco è di variare il mix il più possibile con piante aromatiche che attirano le api e favoriscono l’impollinazione, belle fioriture a nostro gradimento, leguminose che aiutano ad aumentare la fertilità del terreno tramite il processo di fissazione dell’azoto, piante che attirano insetti utili e contrastano quelli dannosi (calendula, nasturzio, ecc..).

In base all’esposizione del balcone vengono suggerite alcune piante più adatte: se il balcone è rivolto a nord con poca luce sono preferibili begonie, conifere, fucsia, campanule, felci, se il balcone è rivolto a sud con molta luce via libera a gerani, margherite, rosmarino, lavanda, salvia, timo, dalia. Infine le idee inusuali per balconi fioriti dipendono anche dalla creatività e dal gusto personale.

Altro argomento le Erbacee perenni, piante che non sviluppano strutture legnose ma sono in grado di sopravvivere al susseguirsi delle stagioni per più di due anni, il loro utilizzo è comodo e sta diffondendosi, per conoscere le varietà si può dare un’occhiata al sito priola.it.

I pregi di creare un’aiuola con questo tipo di piante sono numerosi: minore costi di realizzazione, aiuole che mutano nel corso dell’anno, fioritura a scalare per più tempo e maggiore creatività. D’altro lato richiedono superiori costi di progettazione e conoscenze di botanica.

Tra le tipologie di giardini nel corso della storia quelli all’italiana sono i più costosi perché prevedono prati, fiori e acqua, mentre i giardini all’inglese necessitano di minore manutenzione con buona progettazione.

Altra tipologia è il giardino roccioso ideale per l’ambiente montano, si prediligono piante perenni tra cui i lupini, il timo e la festuca, sedum (piante grasse).

Progettare un’aiuola significa anche giocare sui contrasti (per esempio tra Heuchera e Aubrezia) o sfumature di colore, con le altezze creare prospettive e non solo file di piante, il tutto deve risultare armonico.

Sono piante perenni la Margherita (resiste anche a temperature inferiore allo zero), Salvia nemorosa (dai fiori violetti che formano una lunga spiga), Gaura (chiamata anche fior di orchidea), Allium Gigante (fiore dell’aglio di notevole altezza), Alisso (pianta cespugliosa ideale per bordure).

Per queste tipo di piante ed per aiuole si devono considerare le caratteristiche del territorio, scegliendo le piante più adatte, in tal modo non avremo necessità di concime, irrigazione e correzione del terreno.

Oppure osserviamo il nostro balcone, quale esposizione presenta, se in zona ventosa, ecc.. Le piante non lavorano tutto il giorno, sono sufficienti sei ore di luce giornalmente.

Esistono piante che non hanno esigenza d’acqua come il tulipano, che fiorisce solo in primavera, mentre Gerani, Surfinie e Petunie comportano maggiore cura (il geranio in Sicilia vive tutto l’anno).

Il profumato rosmarino selvatico (dai fiori blu) ha bisogno di luce ma resiste al clima secco, oppure la Nepeta che si abbina con il Timo, mentre il basilico non richiede troppo sole.

Interessanti le piante da orto che hanno anche funzione ornamentale, come il peperoncino, pomodoro, cappero rampicante o leguminose.

La terra ideale è costituita da un insieme di torba, sabbia, humus, argilla. Tre gli elementi contenuti nei concimi: Azoto fa crescere le piante, Fosforo le rafforza e Potassio le fa fiorire.

Un altro tema è quanto vogliamo metterci in gioco con gli insetti? Maggiore è la presenza di insetti meno le piante si ammalano e aumenta la biodiversità, è noto che margherite, glicini e bocca di leone attirano api e farfalle.

Si osserva che la formica mangia l’afide, la lucertola si ciba di formiche, il peperoncino allontana zanzare e afidi, solo per fare qualche esempio.

Dando uno sguardo alle piante da interno, Michele Grieco consiglia di porsi cinque domande per conoscere le piante prima di fare un acquisto, ma questo vale anche per chi le regala (a volte vengono scelte piante tropicali).

Da dove proviene questa pianta? In che tipo di terreno e clima vive? Quanto diventa grande? Di quali malattie può soffrire?

Dando risposta a questi quesiti si può creare una vera e propria carta d’identità della pianta in modo da capire se il nostro appartamento ha le caratteristiche ideali per accoglierla.

E’ utile creare anche una tabella descrivendo alcuni fattori: esposizione al sole, altitudine, correnti d’aria e climatizzazione, temperatura, acqua, concimazione, tempo e capacità tecniche.

Generalmente le piante da interno non amano la luce diretta del sole, interessante sarebbe creare una pergola con strisce di ombra alternate al sole, che nel suo spostamento non permette il surriscaldamento.

Tra alcune varietà più comuni in ordine di difficoltà (1-5), possiamo elencare: Potos, Edera, Sanpaolina, Tillandsia, Anthurium.

Due gli incontri sulle Rose – forse il tema più affascinante – il primo per illustrare le varietà, le principali malattie delle piante e parassiti che le aggrediscono; seguirà in settembre una lezione specifica sulle tecniche di potatura e concimazione del fiore per eccellenza.

Fin dall’antichità era il simbolo di perfezione, purezza e magia. Esistono più di 150 specie di rose e di queste 30 crescono spontanee nei nostri ambienti, nel corso della storia questo fiore è stato perfezionato a seconda delle esigenze botaniche ed estetiche.

Le rose arbustive/paesaggistiche si riconoscono grazie al loro sviluppo in altezza (80-150 cm), sono particolarmente resistenti ai climi freddi e alle malattie.

Le rose a cespuglio largamente usate per abbellire parchi e giardini, si prestano anche per essere coltivate in vaso.

Le rose rampicanti molto utilizzate nei giardini e terrazzi per ricoprire pareti e pergolati con grande effetto colore, particolari le rose tappezzanti (dette Groundcover) e le sarmentose.

Tra le patologie della rosa citiamo i Funghi, il Mal bianco e i Parassiti, che si combattono efficacemente con Olio di Neem (insetticida naturale), sapone di marsiglia e macerato di peperoncino.

Tra tutte le varietà le rose Tea sono arbusti perenni originari della Cina che si sono diffuse in Europa nell’Ottocento, nel tempo hanno raggiunto una popolarità tale da essere considerate le rose per definizione.

Si tratta di rose cespugliose e rampicanti con fiori eleganti, setosi, generalmente gialli, rosa, camoscio, bianchi o carminio caratterizzati da un profumo speziato.

Rose bellissime e particolarmente apprezzate, ma anche molto delicate; un bel modo per imparare a coltivarle, è leggere libri di giardinaggio sulle rose, che offrono la possibilità anche ai principianti di approcciarsi alla coltivazione in modo chiaro, semplice ed efficace e agli appassionati di approfondire le loro conoscenze.

“La signora delle rose” (2020) è anche il titolo del film del regista francese Pierre Pinaud, recentemente proiettato nella sala cinema di Borgo Valsugana. Un’ode alle cose da farsi in modo antico, alla bellezza delle cose da ricercarsi attraverso la lentezza, per i fiori come per l’arte e per la vita di tutti i giorni.

Si possono segnalare argomenti di interesse per prossimi laboratori, inviando una mail all’indirizzo: [email protected]

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